Esg, i fattori chiave per il futuro
Ricerca e sviluppo sono fondamentali per fornire ai Paesi la possibilità di allinearsi su una comune traiettoria sostenibile, come la riduzione del riscaldamento globale
4 min
Asset alternativi, integrazione Esg e finanza decentralizzata, criptovalute comprese, sono i principali driver di cambiamento dei mercati finanziari, e in particolare dell’asset management, individuati da Denis Dollaku, membro dell’Executive Management Board di State Street Bank International GmbH e Country Head di State Street in Italia. Fattori da tenere in considerazione unitamente all’evoluzione del modello operativo a cui gli asset & securities servicer sono sottoposti ormai da anni per una commistione di fattori di mercato, in primis i tassi di interesse mai tanto bassi tanto a lungo, tecnologici, vedi l’ingresso nell’era dei big data, e di business, in cui spicca il processo di consolidamento.
Recente su quest’ultimo punto l’annuncio dell’acquisizione di Brown Brothers Harriman Investor Services dello scorso 12 settembre, grazie alla quale State Street diventa il primo attore a livello globale per asset in custodia grazie a 5.400 miliardi di dollari che si vanno a sommare ai 31.900 miliardi già detenuti dalla società. L’operazione, la cui conclusione è prevista per la fine del 2021, include anche i servizi di accounting, amministrazione fondi, global markets e tecnologia. Ma al di là dei numeri, Dollaku sottolinea la centralità di un aspetto qualitativo.
“Da diversi anni abbiamo identificato la necessità di migliorare ulteriormente la nostra cultura aziendale ed evolvere verso una maggiore centralità del cliente. Questa affermazione ha un significato anche geografico. Allora State Street poteva essere definita come una banca statunitense con presenza globale e non come una vera e propria banca globale. Questa acquisizione deve essere vista proprio in questa ottica poiché da un lato BBH Investor Services è una realtà universalmente riconosciuta per il grande focus sul cliente e i suoi bisogni e dall’altro, con più di 40% dei ricavi riferibili all’Europa, risulta strategica per una presenza ancora più forte nel panorama internazionale”.
“Qui gli obiettivi sono il completamento della gamma di offerta e il posizionamento nei servizi dedicati ad un comparto che sarà sempre più strategico per gli investitori. Mercatus è un player attivo nelle soluzioni di front e middle office e nella analisi dati per i mercati privati con in gestione più di 1.000 miliardi di dollari. Il suo bacino di clienti, fino al momento dell’acquisizione limitato a Stati Uniti, Regno Unito e India, comprende alcuni dei gestori più qualificati nei settori del private equity, delle infrastrutture, del real estate e del private debt.
Con questo deal State Street ha potuto ampliare lo spettro di servizi offerto dalla piattaforma Front-to-Back chiamata Alpha con l’introduzione di State Street Alpha for Private Markets. Così come per il completamento del nostro servizio di gestione dei dati degli asset liquidi fu centrale l’acquisizione di Charles River Development nel 2018, oggi saremo in grado, grazie all’integrazione dei servizi di Mercatus, di fornire ai nostri clienti un servizio ancora migliore su una asset class come i mercati privati dove c’è grande necessità di maggiore consistenza dei dati e di automazione dei servizi in funzione della necessità di ridurre i costi e del margine di errore. Anche qui il servizio ai nostri clienti si estende da soluzioni front-middle-back office, alla gestione dei dati relativi ai fondi, della liquidità e del rischio. Il tema è fondamentale per lo sviluppo del business a livello globale e la tendenza che riguarda i mercati privati è molto forte anche in Italia. Lo vediamo sia dal numero di nuovi fondi lanciati nel comparto sia dalle discussioni con i nostri partner a cui siamo orgogliosi di poter offrire una soluzione altamente innovativa. Manteniamo anche nel caso di State Street Alpha for Private Markets un modello modulabile in cui i nostri clienti possono sia usufruire di tutti i servizi disponibili che combinarli con quelli per cui sono già coperti o che vogliono svolgere internamente”.
“Assisteremo, e le avvisaglie sono ormai molto chiare, all’arrivo di due onde inarrestabili che rivoluzioneranno l’industria. Una si chiama sostenibilità e l’altra finanza decentralizzata. Entrambe saranno, inoltre, accelerate da un passaggio generazionale che poche volte nella storia è stato più netto di quello che affronteremo.
Per quanto riguarda la prima, l’integrazione dei fattori Esg nell’intera catena del valore è in atto ma deve fare i conti con una normativa in evoluzione e con la necessità di precisione e disponibilità dei dati. Due aspetti che ci impegneranno moltissimo nei prossimi anni e su cui stiamo già lavorando a fianco dei nostri clienti. Qui la sfida più urgente e che vediamo in primo piano è quella della lotta al cambiamento climatico.
Per quanto riguarda la finanza decentralizzata, l’aspetto più noto anche ad un pubblico di non specialisti è quello delle criptovalute, ormai inevitabilmente nel radar anche degli investitori tradizionali, ma ci sono un gran numero di declinazioni che riguardano la creazione e gestione di asset digitali. Stablecoin, smart contract, tokenizzazione dei fondi e contabilità distribuita (c.d. distributed ledger) sono solo alcuni dei temi che oggi è necessario considerare strategici per lo sviluppo del business. A giugno abbiamo lanciato State Street Digital proprio per rispondere alle esigenze dei clienti in questo ambito, assicurando loro i servizi di custodia che saranno fondamentali man mano che la regolamentazione entrerà in vigore.
Tanto sulla sostenibilità quanto sulla finanza decentralizzata la rivoluzione sarà inevitabile e secondo il nostro osservatorio, sarà più rapida di quanto molti si aspettano”.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.