Un report di Intermonte mette il focus sulle valutazioni delle piccole quotate, una tendenza che corrobora le recenti indicazioni fornite dai dirigenti delle società quotate sul segmento Star in occasione di un recente evento in Borsa
Andrea Randone, head of mid and small caps research di Intermonte Sim
Le small cap continuano la loro corsa a Piazza Affari. L’indice principale del mercato azionario italiano (prezzi al 15 ottobre 2021) è cresciuto del 2,7% nell’ultimo mese ed è in crescita del 20,1% da inizio anno. Fanno meglio le small cap che nell’ultimo mese sovraperformano il mercato dell’1,9%. L’indice FTSE Italy Small Caps (+4,6% nell’ultimo mese) guadagna +24,9 punti in più rispetto al mercato principale.
Guardando alle performance delle mid/small cap in tutta Europa, l’indice MSCI Europe Small Caps è salito dello 0,1% nell’ultimo mese, performando peggio delle mid/small cap italiane.
“Se confrontiamo la performance da inizio anno con la variazione delle stime 2022 nello stesso periodo, possiamo vedere che i titoli FTSE MIB hanno registrato un de-rating dello 0,2%, una cifra inferiore a quella di un mese fa, quando era -1,4%, mentre le mid-cap e le small-cap si sono rivalutate rispettivamente del 17,5% e del 27,6%”, commenta Andrea Randone, head of Mid&Small Caps Research di Intermonte Sim.
“Su base P/E, il nostro panel è scambiato con un premio del 33% rispetto alle large cap, ben al di sopra del premio medio storico (17%) ma inferiore al livello di un mese fa (37%)”, sottolinea l’esperto che alza le stime EPS 2021(+32,6%), mentre abbiamo attuato una revisione più blanda per il 2022 (+18,8%). “Sul 2021, la nostra valutazione complessiva delle stime per le mid-cap è stata anch’essa positiva (+16,9% da inizio anno), così come per le small cap (+9%). Anche le valutazioni complessive delle stime per il 2022 per la nostra copertura di mid/small cap sono state positive (+17,4% YTD). Nell’ultimo mese, le valutazioni delle stime sul 2021/22 sono rimaste positive per le mid-cap (+1,6%/+1,8%) e, in misura simile, per le small cap (+2,3%/+0,9%)”, illustra.
Migliora la liquidità
È interessante notare che la liquidità per le mid-cap ha registrato un andamento migliore, mostrando una variazione del +18,2%, mentre per le small cap la stessa metrica è migliorata del 38,3%.
“Guardando all’andamento ufficiale dell’indice italiano, notiamo che la liquidità per le large cap nell’ultimo mese (misurata dai volumi medi moltiplicati per i prezzi medi in un periodo specifico) è superiore alla media annuale, risultando del 15,6% superiore alla media a 1 anno, in forte miglioramento rispetto a un mese fa quando la stessa metrica era -11,6% (dopo una serie di mesi negativi di fila)”, osserva l’esperto di Intermonte.
Randone nota che la liquidità media giornaliera per la copertura mid/small cap della Sim milanese è stata di 3.73 milioni di euro nell’ultimo mese, in crescita dell’80% rispetto al periodo corrispondente di un anno fa, che rappresentava una facile base di confronto.
Quadro favorevole
Nell’ultimo mese, i mercati globali sono stati caratterizzati da una crescente volatilità, non solo innescata dai ben discussi venti contrari come la carenza di componenti e l’inflazione dei costi delle materie prime e delle spedizioni, ma anche dai timori di tensioni geopolitiche che stanno dietro a questi trend.
“In questo contesto, ci aspettiamo che i risultati del terzo trimestre, che saranno comunicati nelle prossime settimane, possano fornire importanti aggiornamenti sull’andamento fondamentale dei vari business – dice Randone – alcuni titoli ne trarranno vantaggio in quanto non coinvolti nei problemi di approvvigionamento delle materie prime, altri potrebbero mostrare un impatto più limitato di quanto temuto. In questo contesto incerto, siamo fiduciosi che la ripresa della domanda si dimostrerà resiliente, che l’Europa assisterà a un andamento migliore rispetto all’anno scorso per la maggior parte dei settori e dei titoli, in gran parte grazie all’allentamento delle restrizioni legate al Covid che darà impulso alla spesa dei consumatori. Infine crediamo anche che i vari piani di ripresa e i programmi di spesa infrastrutturale in corso sosterranno le prospettive per il 2022”.
Le aspettative di Intermonte sono state corroborate dalle recenti indicazioni fornite dai dirigenti delle società quotate sul segmento Star in occasione di un recente evento. “In questo contesto, suggeriamo un portafoglio che mescola nomi esposti a solidi trend in crescita (soprattutto tecnologici) con alcuni titoli difensivi e titoli che possono beneficiare di un recupero post-Covid. Per quanto riguarda la liquidità delle mid/small cap, la situazione sta gradualmente migliorando, come dimostrano i recenti dati Assogestioni sulla raccolta Pir e Pir Alternativi, e dovrebbe riprendere ulteriore slancio nei prossimi mesi. Per quanto riguarda la raccolta Pir nel 2021, abbiamo limato le nostre stime, ma prevediamo ancora un andamento molto solido nel quarto trimestre”, conclude Randone.
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