Ma l’autunno potrebbe portare un rinnovato interesse “grazie agli sforzi commerciali delle reti sul prodotto”, spiega Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi
A detta degli esperti di Equita Sim sui dati della raccolta dei Pir pesa ancora un approccio molto conservativo nelle scelte di investimento da parte della clientela retail a causa dell’incertezza causata dal Covid-19.
“Per capire l’andamento dei prodotti bisognerà aspettare i mesi autunnali”, afferma Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita.
“Ci aspettiamo – prosegue l’analista – che nella seconda parte dell’anno le reti torneranno a intensificare nuovamente gli sforzi commerciali sul prodotto, dato che il nuovo impianto dei Pir 3.0, in vigore da gennaio 2020, è valido per il rilancio dei prodotti”.
Le attese di Equita sono dunque per un ritorno a una raccolta netta positiva per i Pir tradizionali, “seppur limitata dato il contesto di mercato ancora molto incerto”.
Mentre sui Pir alternativi, osserva De Bellis, “i prodotti sono in fase di lancio, quindi non ci aspettiamo flussi significativi nel 2020 ma un impatto più marcato dal 2021 in avanti. Per i Pir alternativi stimiamo una raccolta netta di 2-3 miliardi all’anno fino a raggiungere masse in gestione di 10-15 miliardi in cinque anni”.
Il 2020 dei Pir, finora Secondo i dati ufficiali di Assogestioni, nel secondo trimestre 2020 i fondi Pir tradizionali hanno registrato una raccolta netta positiva pari a 58,7 milioni – un’inversione di tendenza rispetto ai -234 milioni del primo trimestre e ai -380 milioni del quarto trimestre del 2019. La raccolta netta totale nel primo semestre del 2020 è dunque pari a -175,5 milioni.
Gli asset in gestione totali promossi dai 72 fondi Pir sono pari a 16,8 miliardi, in aumento rispetto ai 15,1 miliardi di fine marzo 2020 anche grazie al recupero dei mercati.
In termini di masse in gestione il leader dei Pir rimane Banca Mediolanum con una market share del 25%, davanti al gruppo Intesa SanPaolo (21%), Amundi (18%), Arca (12%) e Anima (10%).
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