Tria: “Il patrimonio ha valore se messo al servizio della comunità”
2 aprile 2019
di la Redazione
1 min
Rafforzare fattori quali la sostenibilità e l’inclusione all’interno degli investimenti per promuovere lo sviluppo del Paese. È la necessità che emerge dai lavori di apertura del decimo Salone del Risparmio
Giovanni Tria
Coniugare finanza, crescita e sostenibilità vuol dire sostenere un modello di progresso economico che garantisca la tutela ambientale e favorisca lo sviluppo sociale. Lo sottolinea il ministro dell’economia Giovanni Tria nel videomessaggio di apertura del Salone.
“Si pone di fronte a noi una sfida in cui l’industria del risparmio gestito gioca un ruolo essenziale”, afferma Tria. “Il vostro settore si fonda sul risparmio, che storicamente definisce l’attitudine finanziaria degli italiani. Il patrimonio di per sé è un valore, ma esprime una funzione sociale quando viene messo al servizio della crescita di una comunità”.
Il cambiamento in atto affonda le radici nei traumi generati dalle grandi crisi del nostro tempo, quella finanziaria e quella climatica. “La questione ambientale si è imposta anche in ambito finanziario, spostando l’attenzione di fondi e operatori su investimenti verdi”, spiega in merito Tria, che osserva come sostenibilità e inclusione siano “due dimensioni che hanno trovato sempre maggiore spazio nel settore finanziario a partire dalla crisi del 2008”.
La recessione che ha colpito prima gli Stati Uniti e poi l’Europa “ha indotto un profondo ripensamento del modello di investimento in due direzioni diverse, ma complementari”, sottolinea il ministro. E se da un lato era necessario “riallineare i profili di rischio con quelli di rendimento”, dall’altro, spiega Tria, “bisognava rispondere alla crescente esigenza di ancorare la finanza all’economia reale, ad esempio valorizzando progetti a impatto sociale o infrastrutture sostenibili”.
Come? “Il primo passo da fare è modificare i processi decisionali tipici, includendo nelle votazioni gli elementi sociali, ambientali e di buon governo societario”, ricorda il ministro. Questo consente “di aumentare il livello di resilienza della finanza, rafforzare l’allocazione dei capitali verso gli obiettivi delle politiche per la crescita, e migliorare la trasparenza della rendicontazione”. Tutti obiettivi allineati a quanto la stessa Commissione europea ha indicato nel piano d’azione sulla finanza sostenibile lanciato nel marzo 2018.
In questo senso, prosegue Tria, “la gestione del risparmio ha il compito di selezionare le migliori opportunità per i clienti, e nello stesso tempo può orientarsi verso le opzioni con rendimento ambientale o sociale positivo. Il concetto di ritorno dell’investimento diventa così più ampio: non più orientato alla massimizzazione solo nel breve termine, quanto anche a una prospettiva di più lungo periodo. Occorre poi fare sistema tra tutte le parti interessate, sia pubbliche che private”.
In chiusura, il ministro ha sottolineato l’importanza del Salone del Risparmio, “occasione importante per alimentare il dibattito e confrontarsi sulle soluzioni mirate a realizzare il nostro obiettivo comune: quello della crescita del nostro Paese”.
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