Per il gestore del fondo BNY Mellon Global Real Return i dati sul manufatturiero globale e la pausa nella guerra commerciale potrebbero giustificare un posizionamento di portafoglio più bilanciato
Andy Warwick, gestore del BNY Mellon Global Real Return Fund
Come si muoveranno i mercati finanziari nel 2020? E quali sono i fattori macro più importanti da tenere d’occhio? Dopo un 2019 molto positivo per i gestori, è tempo di pensare alle strategie da implementare per l’anno entrante, facendo attenzione a non perdere di vista i potenziali fattori di destabilizzazione dell’economia.
Ne abbiamo parlato con Andy Warwick, gestore del BNY Mellon Global Real Return Fund.
Quali sono stati i principali market mover di questo 2019?
Il contesto di mercato nel 2019 è stato volatile. All’inizio dell’anno, i mercati azionari hanno segnato un rimbalzo dopo i ribassi generalizzati del 2018 e diverse asset class hanno registrato rendimenti positivi, principalmente grazie alle aspettative di politiche monetarie più accomodanti. Lo scenario positivo è proseguito nel secondo trimestre, anche in seguito al buon andamento degli indici Pmi in Cina. Tra luglio e settembre, i mercati sono stati invece contrassegnati dai timori sulle tensioni commerciali tra Usa e Cina, da fattori geopolitici come le proteste a Hong Kong, e dall’incertezza sull’esito della Brexit e sulla politica in Italia. Questo ha spinto gli investitori a ridurre l’esposizione sugli asset più esposti ai rischi. Sul finire dell’anno, le tensioni sono diminuite e alcuni tra i principali indici macroeconomici hanno mostrato segnali di stabilizzazione.
Come avete gestito la vostra strategia in risposta a questo scenario di mercato?
Il fondo BNY Mellon Global Real Return può variare in modo tattico il proprio posizionamento per adattarsi a uno scenario in costante cambiamento. Questa capacità è stata ben dimostrata nel corso del 2019: sia le posizioni dedicate alla ricerca dei rendimenti sia gli attivi per la stabilizzazione hanno generato rendimenti positivi e i contributi alla performance sono stati ampi e diversificati. Tipicamente, il fondo BNY Mellon Global Real Return adotta un posizionamento prudente, ma ha anche la flessibilità necessaria per cogliere le opportunità quando si presentano attraverso un approccio multi-asset senza vincoli in termini di regione o asset class. Proprio sul finire dell’anno abbiamo aumentato l’esposizione lorda azionaria e ridotto le coperture di portafoglio, la duration obbligazionaria e l’esposizione all’oro, perché i dati sul manufatturiero globale mostrano segnali di stabilizzazione e la pausa nella lotta delle tariffe tra Usa e Cina potrebbe stimolare l’andamento degli asset più rischiosi, giustificando un posizionamento di portafoglio più bilanciato.
Quali sono le vostre aspettative per il 2020?
Ci aspettiamo una stabilizzazione dell’attività economica, politiche monetarie accomodanti e alcuni stimoli fiscali che dovrebbero supportare gli asset rischiosi, almeno in certa misura. Complessivamente, però, gli effetti delle politiche monetarie sembrano sempre meno efficaci nello stimolare la crescita globale, la globalizzazione sembra aver raggiunto un picco e ci aspettiamo di vedere ulteriori misure protezionistiche entrare in gioco non soltanto negli Usa. La finanziarizzazione resta un tema importante; storicamente, la finanza è sempre stata al servizio dell’economia reale, ma oggi è diventata così intessuta in ogni aspetto del sistema che ha iniziato a guidare da sola l’attività economica. E questo ha delle conseguenze negative per la produttività, gli investimenti e la resilienza delle nostre economie. Uno dei nuovi fattori più evidenti è il populismo, in ascesa nei mercati sviluppati, frutto dei problemi economici che non sono stati risolti dalle politiche monetarie.
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