Piazza Affari, da Unicredit a Technogym: gli 11 best picks 2025 di Equita
La SIM ha una view leggermente positiva sui mercati azionari grazie a una serie di fattori. E tra i settori preferisce quello finanziario e l’ealthcare
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Se il 2023 è stato l’anno dell’impegno delle banche centrali nel contrasto all’inflazione, nel 2024 l’attenzione si sposterà verso la crescita economica. Sarà l’andamento di quest’ultima, infatti, a determinare il movimento dei tassi, con Federal Reserve e Bce che secondo Piergiacomo Braganti, director Macroeconomic Research di WisdomTree, sono arrivate al tetto massimo considerando la dinamica dei prezzi in Europa e Stati Uniti.
“Siamo entrati in una fase di strutturale decremento dell’inflazione”, afferma, “come testimoniato ad esempio dai prezzi alla produzione”. “La politica fiscale rimane complessivamente espansiva nei paesi sviluppati e il raffreddamento dell’economia predispone le banche centrali verso possibili tagli dei tassi”, aggiunge.
“In un mondo che secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale crescerà del 3% il prossimo anno”, sottolinea inoltre il director Macroeconomic Research di WisdomTree, “spicca l’India come grande fenomeno emergente”.
Fonte: Fondo monetario internazionale, proiezioni su dati al 25 luglio 2023
Da un punto di vista azionario, necessario secondo le analisi della casa statunitense fare attenzione alle valutazioni, con un favore espresso per titoli value negli Usa, difensivi in Europa e Cina, con quest’ultima “vista ancora con troppo pessimismo dai mercati internazionali”. Restando in Asia è ritenuto probabile il ripetersi della buona performance del Giappone.
Antonio Sidoti, head of Southern Europe Sales di WisdomTree, rileva un ulteriore punto fondamentale dell’attuale panorama di investimento. “Le tensioni geopolitiche potranno influire sulle dinamiche di domanda e offerta delle materia prime e devono quindi essere attentamente monitorati”, afferma, aggiungendo che a livello di asset class “l’approccio ‘tassi più alti più a lungo’ rappresenta un freno ma se questa tendenza venisse invertita le commodity potrebbero spiccare il volo”. “Guardando oltre l’attuale ciclo economico, la transizione energetica promuoverà l’aumento della domanda di metalli. Le iniziative volte ad accaparrarsi le risorse necessarie per la transizione stanno già gettando i semi per una futura greenflation”, completa sul punto.
La rivisitazione in chiave ‘verde’ dell’universo energetico è uno di maggiore interesse per il mondo degli investimenti nonostante il repricing subito nel 2022 e 2023. Secondo la matrice proprietaria di WisdomTree sui prodotti che investono in megtrend, proprio questo tema è stato il più impattato in termini di rendimenti nei primi tre trimestri del 2023 con una perfomance media (in dollari) dei prodotti rientranti nella categoria del -12,3%.
“Questo non significa che il trend sia concluso o che il razionale dell’investimento non sia più presente,” spiega Pierre Debru, head of Quantitative Research & Multiasset Solutions di WisdomTree. Il modo in cui dobbiamo guardare ai numeri degli strumenti di investimento che insistono su temi di lungo e lunghissimo periodo deve sempre fare riferimento primariamente all’analisi della potenzialità e del carattere trasformativo di lungo periodo”, sostiene l’esperto. “I motivi della sottoperfomance possono essere un eccesso di sovraperformance precedente, fattori idiosincratici come le tensioni geopolitiche, forti movimenti degli investitori o un mix di questi. Il posizionamento per chi ha un orizzonte di investimento ampio non cambia, ma subisce al massimo aggiustamenti tattici dipendenti dal momento”.
Un ragionamento che vale per la transizione energetica ma che assume un valore ancora più importante per quello che Debru definisce come “il tema dei temi”, ovvero l’intelligenza artificiale.
“Da tema a sé stante”, spiega, “l’intelligenza artificiale sta diventando un’innovazione fondamentale che guiderà la crescita di diversi megatrend. Le frontiere principali sono tre: software, sanità e proprio transizione energetica”.
Per quanto riguarda il mondo dei software, spiegano da WisdomTree, “l’intelligenza artificiale è emersa come un’opportunità significativa nel corso del 2023, in quanto offre il potenziale per sostenere la crescita e integrare la transizione in corso verso il cloud computing”, così come “sta rivoluzionando l’assistenza sanitaria, promettendo diagnosi accurate, piani di trattamento personalizzati, scoperta di farmaci e ottimizzazione dell’amministrazione sanitaria. Infine, ricordano come secondo un rapporto di PwC e Microsoft, l’utilizzo dell’IA per le applicazioni ambientali potrebbe dare un contributo all’economia globale pari a 5,2 trilioni di dollari entro il 2030, interessando in particolar modo energia rinnovabile, veicoli elettrici e infine riciclo.
“Come Internet ha cambiato tutti i settori rendendo il mondo più connesso, l’intelligenza artificiale farà lo stesso rendendo il mondo più intelligente”, conclude Debru.
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