Zuiderwijk (NN Investment Partners): “Italia, quante opportunità a Piazza Affari!”
19 novembre 2018
di EUGENIO MONTESANO
3 min
Il paese supererà le attuali turbolenze di mercato: “Le aziende hanno orizzonti più lunghi delle coalizioni politiche e si adatteranno anche questa volta”, spiega il senior portfolio manager della casa di investimento olandese. Che su Brexit dice: “La vita continua”.
Alex Zuiderwijk, gestore del fondo NN (L) European Sustainable Equity
Il 2018 è stato un anno piuttosto stressante per le azioni europee: da gennaio l’indice MSCI EMU è in calo dell’8,7%, mentre il FTSE 100 ha perso l’8,8% (fonte: Thomson Reuters Datastream, dati al 16/11/18). Alex Zuiderwijk, gestore del fondo NN (L) European Sustainable Equity riflette sul momento di passione dei mercati europei, con un focus sulle prospettive di Italia e Regno Unito.
In che modo l’andamento negativo delle borse europee ha influito sul fondo? Quali investimenti vi hanno dato soddisfazione e quali aziende o settori invece hanno deluso? In qualità di “bottom-up stock picker” diversificati abbiamo trovato protezione contro la crescente volatilità nei modelli di business sostenibili con una crescita strutturale, come quello dei pagamenti digitali (Wirecard), le biotecnologie e la farmaceutica (Sartorius Stedim) e l’allevamento di salmoni di qualità (Bakkafrost). Continuiamo a lavorare per trovare idee sostenibili nel settore energetico tradizionale, che quest’anno ha temporaneamente registrato una sovraperformance. Quali sono le prospettive per l’azionario europeo nel 2019? La crescita economica della regione proseguirà? E quali sono gli effetti che prevedete dalla fine del QE e, forse, dall’inizio di un graduale percorso di aumento dei tassi d’interesse? Crediamo che l’anno prossimo la crescita sarà più debole a causa dell’aumento di venti contrari macroeconomici, come il rallentamento dello stimolo della banca centrale, l’aumento dell’inflazione, le guerre commerciali e il rischio politico. La transizione verso un’economia più sostenibile è invece più una tendenza strutturale. Questo potrebbe essere un vantaggio per la nostra strategia nella ricerca di modelli di business sostenibili unici, che possono crescere in base ai propri meriti, subendo meno le influenze del ciclo economico. Come si riflettono queste opinioni nel posizionamento del portafoglio? Quali sono le vostre principali convinzioni e a cosa bisognerà prestare attenzione nel 2019? Preferiamo le società con un potenziale di compounding attraverso un vantaggio competitivo sostenibile. In questo momento apprezziamo SolarEdge Technologies (inverter ad energia solare), CVS Group (veterinaria), Stratec Biomedical (automazione diagnostica medica), Siemens Gamesa (turbine eoliche offshore), Bakkafrost (allevamento del salmone) e Intrum (gestione del credito). Man mano che gli sviluppi tecnologici continuano ad accelerare, ci allontaniamo invece dalle imprese tradizionali che hanno smesso di reinventarsi, ad esempio nel settore energetico, bancario o del commercio al dettaglio. Riteniamo che il rischio di perturbazione in questi casi sia troppo elevato. Il 4,6% del fondo è investito in Italia (fonte: factsheet di fine settembre): in quali società? Qual è il vostro outlook per l’economia del paese, alla luce degli ultimi sviluppi nel braccio di ferro in corso tra il governo gialloverde e Bruxelles? Abbiamo una posizione in Reply, un gioiello italiano dell’IT ancora poco considerato. Reply è un network di boutique specializzate che forniscono servizi tecnologici come il cloud computing, internet of things e big data alle grandi multinazionali italiane. Ha un forte track record di crescita e redditività. Inoltre, abbiamo posizioni in Snam, l’infrastruttura paneuropea del gas naturale. Vediamo il gas naturale come un combustibile di transizione e apprezziamo la natura stabile di un’azienda di servizi di pubblica utilità regolata e con una crescita costante. Crediamo che a livello macroeconomico l’Italia supererà le attuali turbolenze di mercato, così come il resto d’Europa. Guardando al rovescio della medaglia, le valutazioni sono ai minimi storici e le azioni italiane trattano a sconto rispetto agli altri mercati dell’Eurozona. Quando guardate al livello dei prezzi dei titoli quotati a Piazza Affari in relazione agli andamenti di crescita degli utili e alle previsioni a dodici mesi, trovate opportunità tangibili? In quali aziende e settori? Siamo d’accordo sul fatto che le azioni italiane siano a buon mercato, con l’indice MSCI Italia ora ad un multiplo P/E inferiore a 10x, ma la valutazione da sola non è un argomento sufficiente per noi. Crediamo che una combinazione di valutazione finanziaria, aziende di qualità e slancio commerciale funzioni meglio per sovraperformare il mercato. Inoltre, anche le variazioni positive dei fattori Esg e la capacità di evitare le controversie possono essere fattori importanti. Siamo molto selettivi nel nostro processo di investimento e solo poche aziende superano la nostra selezione.
Il Regno Unito rappresenta l’allocazione maggiore del fondo (26,6%). Gli analisti si attendono un rafforzamento del pil sulla scorta di un aumento dei consumi e di esportazioni maggiori. Tuttavia il presidente della BoE Carney ha parlato di “incertezza massima” in vista della scadenza del 29 marzo 2019. Quali sono le prospettive per l’UK e come cambierà la vostra esposizione? Brexit o non Brexit, la vita continua. Molte aziende britanniche hanno importanti attività a livello internazionale e le continueranno indipendentemente da qualsiasi risultato. Potremmo assistere a qualche intoppo, ma crediamo che le aziende si stiano adattando dal voto in poi. Lo stesso vale per l’Italia, abbiamo visto molti cambiamenti di governo nel corso della storia, mentre le aziende hanno orizzonti più lunghi della maggior parte delle coalizioni e per questo motivo si adatteranno e sopravvivranno anche questa volta.
Alla ricerca di ‘Alpha’” è la rubrica di FocusRisparmio.com dedicata a investimenti, mercati e all’attualità economico-finanziaria. Ogni lunedì, con l’aiuto degli esperti del settore, vengono messi sotto la lente i fatti recenti più significativi e gli appuntamenti che avranno effetti sul medio e lungo termine.
Lo specialista aurifero della casa di investimento britannica condivide il suo outlook sull’oro, spiegando perché tanto quello fisico quanto l’azionario delle società di estrazione aurifera potrebbero riacquistare fascino l’anno prossimo.
Il 2018 è stato un anno difficile per l’obbligazionario emergente. Ma per Filippo Alloatti, senior credit analyst di Hermes, una corretta selezione delle emissioni può permettere di sfruttare una risalita dei prezzi dei titoli.
Perché il mercato crede poco ai miglioramenti attesi dei conti pubblici per i prossimi anni annunciati dal governo? Settimio Stigliano, Head of Italian Equity di Arca Fondi SGR, presenta la sua lettura delle tensioni di mercato sui titoli italiani.
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio