Fed in modalità wait and see: per i gestori Powell aspetta Trump
Secondo gli analisti, il Fomc non toccherà i tassi. Prossimo taglio a marzo, dazi (e DeepSeek) permettendo
Secondo gli analisti, il Fomc non toccherà i tassi. Prossimo taglio a marzo, dazi (e DeepSeek) permettendo
Scontata una riduzione dei tassi di 25 punti basi. Occhi su dot plot e proiezioni economiche, che per gli analisti mostreranno un rallentamento del ritmo di allentamento
I mercati vedono un’altra sforbiciata da 25 punti base anche a dicembre. Per alcuni analisti, Lagarde potrebbe essere costretta ad accelerare. Ma molto dipenderà anche da Usa e Cina
I mercati scommettono su una sforbiciata da mezzo punto. Ma, per alcuni analisti, è più probabile che il Fomc scelga la cautela. “Un buon contesto per gli asset di rischio”
L’11 aprile i tassi non verranno toccati, ma gli investitori cercano chiarimenti sui tagli. Per i gestori le mosse dei colleghi Usa non condizioneranno l’Eurotower ed è possibile un ‘salto’ a luglio
La Mappa Trimestrale a cura dell’Ufficio Studi di Assogestioni sul quarto trimestre del 2023 segna un valore finale di patrimonio dell’industria pari a 2.338 mld euro, in crescita rispetto al 2022. Segno negativo per i fondi aperti, ma gli obbligazionari chiudono l’anno in positivo
Secondo gli asset manager, giovedì l’Eurotower ribadirà l’atteggiamento attendista. Per ulteriori indicazioni bisognerà aspettare il meeting di marzo e i dati sui salari. Primo taglio? A giugno
Per il country head, il ciclo economico che si sta aprendo sarà dettato dalle cinque d: deglobalizzazione, decarbonizzazione, demografia, debito e disuguaglianze. Fattori che alimenteranno un’inflazione strutturalmente più elevata. Usa, le urne allontanano la recessione. “Ma il rischio può tornare nel 2025”
Per gli asset manager, mercoledì Powell resterà in stand-by. Ma entro fine anno è altamente probabile un nuovo aumento dei tassi. Riflettori puntati su dot plot e conferenza stampa
Un quadro geopolitico complesso e l'emersione di distorsioni e debolezze strutturali imporrebbero una strategia dirompente per rimettere il Paese al centro della crescita globale. Ma Pechino non sembra attrezzata per rispondere alle sfide