Cambio marcia nel 2023, ma prudenza in Europa
Fabio Fois, head of Research di Anima Sgr: “Ciò che è successo durante il 2022 era quasi impossibile da prevedere, ma ci aspettiamo un cambio di rotta nel 2023”
Fabio Fois, head of Research di Anima Sgr: “Ciò che è successo durante il 2022 era quasi impossibile da prevedere, ma ci aspettiamo un cambio di rotta nel 2023”
“Non è la vendita di un semplice prodotto”, spiega Sergio Corbello, presidente Assoprevidenza, “c’è bisogno da parte del consulente di spiegare al cliente che si tratta di dare rilievo alle proprie necessità future”
Per Davide Gatti, head of Retail and Private Division di ANIMA Sgr, puntare sul monoprodotto, anche nel caso si tratti del Btp, significa per l’investitore conservare una concentrazione ancora troppo alta di rischio in portafoglio. La soluzione resta una asset allocation diversificata.
Negli ultimi anni è stato molto difficile trovare rendimenti nel reddito fisso, ma oggi con gli interventi aggressivi delle Banche centrali per contrastare l’inflazione lo scenario sta rapidamente cambiando. Ne discutiamo con due esperti di Anima Sgr e Unicredit
Davide Gatti (Anima Sgr), Luigi Conte (Anasf) e Adriano Nelli (Pimco) condividono le riflessioni sul ruolo giocato dal distributore (consulenti e private banker) nell’affrontare nuovi scenari nei mercati
Filippo di Naro, direttore investimenti, e Fabio Fois, responsabile Investment Research & Advisory, espongono la view sul nuovo anno. Più luci che ombre con l’inflazione che a partire dal secondo semestre inizierà gradatamente a scendere
Mese di assestamento per patrimonio e raccolta dell’industria che ha tenuto nella fase di mercati finora più complessa del 2021. I fondi aperti si confermano in positivo per 2,3 miliardi di euro. Stesso dato di raccolta per i soli bilanciati
Per Anima le tensioni sui prezzi si indeboliranno. E nell’azionario le fasi di consolidamento possono essere opportunità di acquisto
Il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia si aggiunge agli oltre 120 aderenti dell’associazione per la previdenza e l’assistenza complementari
In testa Amundi, Eurizon, Anima, Candriam e UnipolSai, che da soli gestiscono il 41% delle risorse dei fondi negoziali. Ancora più concentrato il mercato dei preesistenti