M&A alla riscossa: 2025 anno di svolta globale. Con l’Italia in prima linea
Tassi in calo e AI spingeranno il mercato. In Italia crescita record delle operazioni strategiche. La view di Bain & Company
Tassi in calo e AI spingeranno il mercato. In Italia crescita record delle operazioni strategiche. La view di Bain & Company
Bain prevede una crescita tra il 40% e il 55% medio annuo. E l’Italia passerà dagli attuali 0,8 miliardi di euro a 2,5 miliardi. Tre gli ambiti più promettentico
Osservatorio Bain: fondi cruciali nella transizione italiana. Sono 60 quelli attivi e generano 3,7 miliardi di ritorni annuali. Ma le opportunità stanno aumentando: tre le aree più interessanti
Nel periodo aprile-giugno, masse stabili a 2.374 miliardi di euro nonostante una raccolta in rosso di 7 miliardi. Merito dei mercati finanziari ma anche di afflussi per 10,7 miliardi a prodotti incentrati sui bond. Fixed income, megatrend e private assets le direttrici future tracciate dai gestori
In Italia, 108 operazioni per 10,1 miliardi di dollari da gennaio. Segnali di dinamismo ma pesano le exit in stallo. “Cruciale per le società adattarsi al nuova contesto”. Il report di metà anno di Bain & Company
Dopo un 2023 in calo del 20%, il mercato tricolore ha iniziato il 2024 con numeri positivi. Ma secondo Bain & Company, per colmare il gap con l’Europa serve una “risposta di sistema”
Bain & Company è cautamente ottimista dopo la crisi del 2023. In Italia si rafforzano le operazioni. E tra i trend cruciali spuntano la rivoluzione GenAI e la corsa dei fondi secondari
Obiettivo: restituire capitali ai limited partner in crisi di liquidità. La ricetta di Bain per far ripartire il settore dopo quattro trimestri di relativa inattività
Secondo Bain & Company, sale il numero di italiani che usano più di una banca. Ma il modello di servizio classico è ancora quello primario per l’83% dei clienti. Più che in altri Paesi. Penisola quarta per e-wallet, ma la sfida tra vecchi e nuovi player decisa da personalizzazione, Esg e innovazione
Secondo Bain, entro il 2030 oltre la metà del territorio nazionale sarà esposto a rischi fisici. Con gravi conseguenze per i portafogli degli istituti. “Necessario introdurre strategie di mitigazione”