Big Tech USA: ecco perché non c’è nessun rischio bolla
Secondo Piersimoni di Pictet AM, non è un nuovo Duemila: le valutazioni sono elevate ma non record. E soprattutto sono supportate dagli utili
Secondo Piersimoni di Pictet AM, non è un nuovo Duemila: le valutazioni sono elevate ma non record. E soprattutto sono supportate dagli utili
Il cortocircuito sui mercati finanziari ha portato la volatilità alle stelle, aprendo dubbi sugli ampi spazi di vulnerabilità presenti nel mercato. D’altro canto, come ricorda Michele Morra, portfolio manager di Moneyfarm, il rapido e consistente rialzo dei tassi di interesse come “il tasso Fed passato a inizio 2022 dallo 0,25% al 5%”, può rappresentare “una sfida alla stabilità finanziaria globale”. In questo scenario la domanda che serpeggia tra gli investitori è, inevitabilmente, quale forma avrà la prossima bolla.
L'S&P500 tratta sui livelli della dot.com bubble, a guardare il cosiddetto Cape, che indica una sopravvalutazione del 96%. Ma per alcuni analisti non è ancora arrivato il momento di vendere