Fed, Powell: “Tassi altamente accomodanti fino alla ripresa”. Che rimane incerta
L'annuncio del presidente: "Useremo tutti gli strumenti per sostenere l'economia". Ma Wall Street chiude contrastata
L'annuncio del presidente: "Useremo tutti gli strumenti per sostenere l'economia". Ma Wall Street chiude contrastata
Il mercato ha aspettative troppo elevate: tassi giù dell'1% in 12 mesi. La Sindrome di Parigi è in agguato
La Fed lascia i tassi invariati e apre la porta a una riduzione. Ma si spacca. E il presidente risponde a Trump: “Resto 4 anni”. Borse in rialzo, oro record
Con i rischi di downside in aumento e l'inflazione al di sotto del 2%, le condizioni attuali offrono alla Banca centrale Usa la possibilità di essere più cauta
Di fronte a un inizio un po' euforico del nuovo anno è meglio rimanere prudenti tenendo conto dei primi risultati aziendali che saranno pubblicati negli Stati Uniti alla fine di questa settimana
Il mercato ha recentemente iniziato a incorporare un solo incremento dei tassi nel 2019. È probabile che la Banca Centrale Usa continui ad adottare un atteggiamento prudente
Come ampiamente previsto, il Federal Open Market Committee (Fomc) – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve – ha alzato i tassi di interesse per la seconda volta nell’anno in corso portandoli all’1,75-2%. Ecco le reazioni dei gestori.
Come ampiamente previsto, il presidente della Fed Jerome Powell – alla seconda riunione del 2018 – lascia i tassi all'1,5-1,75%. Occhi puntati sulla riunione del 13 giugno, ma secondo i fund manager l’inversione di tendenza fa già capolino nei mercati.