Inflazione, ecco cosa farà ora Powell secondo i gestori
Dopo la frenata del Cpi a dicembre e i dati sul lavoro, gli investitori vedono un aumento di 25 pb a febbraio. Ma il cambio di rotta non è imminente e potrebbero entrare in gioco altri fattori
Dopo la frenata del Cpi a dicembre e i dati sul lavoro, gli investitori vedono un aumento di 25 pb a febbraio. Ma il cambio di rotta non è imminente e potrebbero entrare in gioco altri fattori
Come atteso, i prezzi al consumo negli Usa sono scesi per il sesto mese consecutivo al+6,5%. Ancora in crescita il dato core. Ora i gestori vedono un aumento di (soli) 25 punti base a febbraio
A novembre i prezzi sono saliti del 7,1%, meno delle attese. È l'aumento minore dalla fine del 2021. E ora i mercati prevedono un aumento dei tassi di 100 pb fra dicembre e marzo
A settembre l'indice dei prezzi è salito dell'8,2%, oltre le attese. Il mercato dà per scontato un altro aumento di 75 pb a novembre. Georgieva (Fmi): “Rischio recessione in aumento, ma avanti con la stretta”. La view dei gestori
Ad agosto l’indice dei prezzi sale più delle attese all’8,3%. Gli operatori danno per certo un rialzo dei tassi di 75 pb. Ma c’è anche chi scommette su una maxi stretta da 1 punto percentuale e chi guarda a novembre
Il dato di giugno sale oltre le attese al 9,1%, record dal 1981. Euro sotto la parità sul dollaro. Gli investitori si aspettano un aumento dei tassi di 75 pb a luglio e un’ulteriore stretta a settembre
A gennaio i prezzi sono schizzati del 7,5%, oltre le attese e al top dal 1982. Per i mercati la Fed è pronta a tagliare i tassi a marzo e a svuotare il bilancio
A dicembre l’indice dei prezzi è salito dello 0,5% mensile e del 7% su base annuale, in linea con il consensus. Borse positive dopo le parole del capo della Fed
A novembre +6,8%, in linea con le attese. L’aumento su base mensile è dello 0,8%. Pesa l’energia. La mancanza di brutte sorprese rasserena i mercati in vista del meeting Fed
I prezzi volano ben oltre le attese del mercato: +0,9% su maggio e +5,4% sul 2020. L’indice core schizza del 4,5% annuo, mai così veloce dal 1991. Dollaro in risalita