L’oro sfonderà a quota 1.600 dollari. Ma pesa l’incognita Esg
Le tensioni geopolitiche e il coronavirus spingono il metallo giallo. Ma i rating Esg rischiano (erroneamente) di penalizzarlo. L’analisi di VanEck
Le tensioni geopolitiche e il coronavirus spingono il metallo giallo. Ma i rating Esg rischiano (erroneamente) di penalizzarlo. L’analisi di VanEck
Secondo Foster (VanEck), il consolidamento incombe. Ma i rischi ancora di più
Secondo VanEck è un errore tenersi alla larga da titoli high yield e bond più aggressivi, perché in questo modo molte fonti di rendimento restano inutilizzate
Secondo VanEck, le probabilità di un atterraggio duro stanno aumentando. E in un simile scenario è probabile che si sviluppi un trend positivo per il metallo giallo
L'oro corre, spinto dall'attesa di svalutazione del dollaro. Ma a riportare ottimismo sulle compagnie del settore contribuisce anche il miglioramento della governance, grazie all'attivismo degli azionisti
Foster (VanEck): "Nel corso degli anni l'industria dell'oro ha compreso a proprie spese che gli azionisti non sono gli unici soggetti interessati alla gestione di una miniera"
Semple (VanEck): “In futuro questo periodo potrà considerarsi in assoluto una delle migliori opportunità d’investimento per i temi strutturali fortemente ridotti”
E' prevedibile che la domanda di oro venga alimentata dalle banche centrali perché è una riserva monetaria liquida, non presenta rischi di controparte e consente di diversificare
Nel complesso, rispetto a fasi passate caratterizzate da volatilità monetarie elevate, i dati fondamentali negli Emergenti sono migliori
Le difficoltà di Ankara sono il sintomo di una tendenza più vasta che a lungo andare potrebbe rivelarsi benefica per il metallo giallo